Il 9 settembre è uscito il nuovo album di Laura Marling, “A Creature I Don’t Know“. La nuova fatica della cantante inglese, miglior artista femminile dell’anno ai BRIT Awards e agli NME Awards, pare non aver scontentato le aspettative, producendo un ottimo disco, che ha saputo soddisfare sia pubblico che critica.
La Marling ha iniziato a lavora all’album subito dopo il tour di “I Speak Because I Can”, album che nel 2010 le aveva fatto ottenere la sua seconda nomination ai Mercury Prize. È stato un periodo solitario: “passavo molto tempo seduta nei caffé, a fare le parole crociate dei giornali e a scribacchiare su un block notes prima che ogni canzone iniziasse a prender forma“, ricorda la cantante. Un periodo di gestazione tuttavia essenziale: “Penso di aver rimuginato molto sulle idee. E io posso fissarmi molto su un idea; probabilmente la leggerò in un libro che ho trovato interessante, e poi ci penserò e avrò delle conversazioni con me stessa a riguardo, e poi ovviamente filtrerà attraverso il mio lato conscio e ne scriverò una canzone.”
La Marling ha quindi iniziato a lavorare su degli arrangiamenti vocali prima che chiunque potesse mettere mano alle canzoni, membro della band o produttore che fosse. Questo non era successo con i primi due album, il primo prodotto da Charlie Fink, cantante dei Noah and the Whale e suo compagno di allora, e il secondo con una forte influenza della band che suonava per l’album. Ma questa volta la Marling ha voluto lasciare il suo di marchio: “Beh, adesso ho molta più sicurezza e so come voglio che suoni [l’album] , quindi prima che chiunque altro possa metterci sopra le zampe, perché non lasciare il mio marchio?”
È a partire da qui che nasce “A Creature I Don’t Know“, album evocativo che molto deve, a partire dai testi, all’amore per la letteratura della cantante, da sempre avida lettrice. Sono diverse infatti le canzoni che si riferiscono direttamente a opere letterarie, o che ne traggono ispirazione. “Salinas” è stata ispirata da un libro dello scrittore americano John Steinbeck; “Sophia“, primo singolo estratto, il cui titolo è dedicato all’antica dea della saggezza, è stata scritta sotto l’influenza del romanzo filosofico del canadese Robertson Davies “The Rebel Angels“. Gli altri temi principali dell’album sono “amore, rabbia, desiderio, famiglia, diavoli, angeli, devozione, tradimento, e il ruolo giocato dalle donne.”
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