Brian May parla di Freddie Mercury: il primo incontro, la sua creatività, il suo retaggio

Il chitarrista dei Queen, Brian May, ha omaggiato Freddie Mercury per il suo 65° compleanno, che sarebbe ricorso ieri.

Scrivendo su un blog creato da Google, May ha ricordato la prima volta che ha conosciuto il cantante:

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Sono stato presentato per la prima volta a Freddie Mercury, un giovane paradossalmente timido ma sgargiante, di lato al palco di uno dei nostri primi concerti. Mi disse che era entusiasta del modo in cui suonavamo, che aveva delle idea e che sapeva cantare! Non sono sicuro che noi lo avessimo preso seriamente, ma aveva l’aria di qualcuno che sapeva di avere ragione. Era un dandy fragile ma stimolante, con sogni apparentemente impossibile e uno scintillio magico negli occhi.

May ha scritto affettuosamente dell’atteggiamento e dell’approccio del suo ex compagno di band nel comporre le canzoni, definendolo uno “spirito libero”.

Freddie era pienamente concentrato, non permetteva mai a niente o a nessuno di intromettersi nella sua visione del futuro. Era un autentico spirito libero. Non ce ne sono più molti così a questo mondo. Per diventarlo, devi essere, come Freddie, impavido, senza timore di scombinare i piani di qualcun altro. Creare con Freddie era sempre stimolante al massimo. Era audace, percepiva sempre un modo per uscire dagli schemi.

May ha anche detto di essere convinto che la presenza di Mercury nel 2011 sia più potente che mai:

Freddie avrebbe avuto 65 anni quest’anno, e anche se non è qui fisicamente, la sua presenza sembra più potente che mai. Freddie faceva in modo che l’ultima persona nella fila più in fondo dello stadio si sentisse coinvolto. Ha vissuto la vita appieno. Ha divorato la vita. Ha celebrato ogni minuto. E, come una grande cometa, ha lasciato una scia luminosa che risplenderà per le generazioni a venire. Buon compleanno Freddie!