Cosmic Pessimism – At The Gates – Traduzione in italiano

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TRADUZIONE IN ITALIANO

Cosmic Pessimism – At The Gates

C'è un fantasma che cresce dentro di noi, danneggiato in divenire
E c'è una caccia nata dalla necessità, ellittica e annegata
Dove la quiete commovente della nostra insonnia offre ogni pensiero
C'è un campo luminoso di grigia inerzia e sogni di ossidiana bruciati fino in fondo

Arabesque inchiostro vagante, si snoda intorno ai nostri sogni ovati
Sembriamo parlare solo nelle imprecise geometrie delle nere sabbie vulcaniche
Forme enormi e incredibilmente regolari di rocce carbonizzate solcate aleggiano sopra di noi
Come se aspettassi

Non viviamo, siamo vissuti
Il pessimismo, ultimo rifugio della speranza

Da un orizzonte sfocato, tranquille pozze di basalto nero
Abbiamo scavato nelle rocce e nelle nostre ossa che appassiscono pazientemente
Gonfiori dormienti di un'amnesia trasportata dal sale attraversano i nostri arti fibrosi
Bruciato, errante
La salamoia secerne da ogni poro

Il punto luminoso dove la logica diventa contemplazione
Perso nei pensieri, nel sonno senza sogni, alla deriva nello spazio profondo
Un bagliore nero nei mari sonnambuli più profondi

Non viviamo, siamo vissuti
Il pessimismo, ultimo rifugio della speranza of

Intorno a te questa notte, mille milioni di anatomie di lucciola
Inspira ed espira nel loro lento ardore liturgico
Tristezza impersonale, diventare troppo cresciuto, come una rovina

Non viviamo, siamo vissuti
Il pessimismo, ultimo rifugio della speranza

Non viviamo, siamo vissuti
Il pessimismo, ultimo rifugio della speranza

Non viviamo, siamo vissuti
Pessimismo cosmico, ultimo rifugio della speranza

 

TESTO ORIGINALE 

Il Testo della della canzone Di: Cosmic Pessimism – At The Gates

Cosmic Pessimism – At The Gates


There's a ghost that grows inside of us, damaged in the making
And there's a hunt sprung from necessity, elliptical and drowned
Where the moving quiet of our insomnia offers up each thought
There's a luminous field of grey inertia, and obsidian dreams burned all the way down

Arabesque ink wandering, winds itself around our ovate dreams
We seem to speak only in the imprecise geometries of black volcanic sands
Huge, impossibly regular shapes of rutted charcoal rocks hover above us
As if waiting

We do not live, we are lived
Pessimism, the last refuge of hope

From a blurred horizon, quiet black basalt pools
Bore into the rocks and our own patiently withering bones
Slumbering swells of a salt-borne amnesia course through our fibrous limbs
Scorched, wandering
Brine secretes from every pore

The luminous point where logic becomes contemplation
Lost in thought, dreamless sleep, adrift in deep space
A black glow in the deepest sleepwalking seas

We do not live, we are lived
Pessimism, the last refuge of hope

Around you this night, a thousand million firefly anatomies
Breathe in and out in their slow burning, liturgical glow
Impersonal sadness, to become overgrown, like a ruin

We do not live, we are lived
Pessimism, the last refuge of hope

We do not live, we are lived
Pessimism, the last refuge of hope

We do not live, we are lived
Cosmic pessimism, the last refuge of hope

 

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