La rivista musical inglese NME ha stilato una playlist delle più belle canzoni tristi di tutti i tempi: la riproponiamo qui per voi, ovviamente con testo e traduzione.
Ecco la prima parte della Playlist, con le posizioni dalla 50 alla numero 25 – Guarda la seconda parte
50. Amy Winehouse – Back to Black
Nonostante l’aspetto da dura, la rockstar aveva un’anima fragile e sensibile, che si esprime al suo massimo in questo pezzo iconico, e nel suo video in bianco e nero.
49. Arctic Monkeys – Love Is a Laserquest
https://youtube.com/watch?v=VpSj3L0OEMo
Una partita a laser tag dovrebbe farti passare una splendida giornata. Ma Alex Turner in questa canzone profila il suo cuore spezzato: “fingerò che tu fossi solo un’amante”, ma ovviamente sta mentendo a sé stesso.
48. Frank Ocean – Swim Good
https://youtube.com/watch?v=PmN9rZW0HGo
Il testo della canzone descrive un uomo con il cuore spezzato, che medita di suicidarsi buttandosi con la sua auto nell’oceano. Disperazione ai suoi massimi.
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47. The Beatles – Eleanor Rigby
Il capolavoro barocco di Paul McCartney racconta la storia di una donna “che è morta in chiesa ed è stata sepolta insieme al suo nome – non è venuto nessuno”.
46. Radiohead – Street Spirit
https://youtube.com/watch?v=IrTB-iiecqk
Persino Thom Yorke descrive “Street Spirit” come la canzone più triste della sua band: è “un tunnel buio senza la luce alla fine”.
45. Blur – This Is a Low
https://youtube.com/watch?v=otzdBww47XQ
Estratto dall’album “Parklife”, questo pezzo lamentoso è sicuramente la canzone dei Blur più piena di speranza.
44. The Cure – Pictures of You
L’immagine goth porta ad associare i Cure con un’immagine tetra, ma questo non è sempre vero. “Pictures of You”, d’altro canto, è un pezzo desolato, che trae la sua ispirazione da un incendio domestico, che non risparmia nulla se non le foto nel portafoglio…
43. Pink Floyd – Wish You Were Here
https://youtube.com/watch?v=Jz1lIR1P4RM
L’alienazione è sempre stata un tema di fondo nei testi di Roger Waters, ma non l’aveva mai esternato in modo così commovente e intenso come in questo pezzo: “Siamo solo due anime smarrite che nuotano in una boccia per pesci, anno dopo anno”.
42. Flaming Lips – Do You Realize??
https://youtube.com/watch?v=oXGb3JoGp0w
“Hai realizzato che tutti quelli che conosci un giorno moriranno?”, chiede Wayne Coyne. Non esattamente quello a cui vorresti pensare, soprattutto durante un concerto, ma la canzone – oltre ad essere triste – è in qualche modo anche edificante.
41. Nick Drake – Pink Moon
Personaggio tragico già di suo, Nick Drake porta la sua musica ad una bellissima, calma (e molto inglese) forma di malinconia.
40. Alex Turner – Piledriver Waltz
Tratto dalla colonna sonora di “Submarine”, il pezzo sin dall’inizio mostra il suo testo brillante: “Ho inciso il quadrante di un cronometro / sul retro di una goccia di pioggia”. La canzone tratta un tema infelice: il ragazzo sa che la sua amata sta per scaricarlo. Sono i cambiamenti ritmici del pezzo a renderla un successo, piuttosto che una semplice ballata deprimente.
39. The Velvet Underground – Candy Says
https://youtube.com/watch?v=CEVyf6y_-Y4
Ispirata al transessuale Candy Darling, membro dell’alta società newyorkese e della cricca di Andy Warhol, in questa delicata canzone lenta i Velvet Underground trovano la tristezza e la timidezza che si cela al di là dell’apparenza esterna. Il pezzo inizia con un “Candy dice, sono arrivata a odiare il mio corpo”.
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38. The National – Sorrow
La depressione non è un tema facile da affrontare, tanto meno da cantare, ma questo pezzo cupo dei National sembra claustrofobico e in crescendo quanto basta: “Il dolore mi ha colto quando ero giovane, il dolore ha aspettato, il dolore ha vinto”
37. Elliott Smith – Needle in the Hay
https://youtube.com/watch?v=qs5wIJlUK1o
È difficile separare ciò che si pensa della musica di Elliott Smith da ciò che riguarda la sua tragica scomparsa. Ha sempre dato l’impressione di essere un’anima tormentata, e manifesta pienamente in questo pezzo disperato, utilizzato nella colonna sonora del film “I Tenenbaum“.
36. Grizzly Bear – Slow Life
È sempre una piacevole sorpresa scoprire quanto sono belle le colonne sonore dei film della saga di “Twilight”. Il secondo film, “New Moon”, includeva questo pezzo del quartetto di Brooklyn, suonato in un pezzo in cui Bella affoga.
35. Kasabian – Goodbye Kiss
“Apri gli occhi e cosa vedi? L’ultima fermata, la mia mano che lascia” potrebbe essere la cosa più toccante che i Kasabian abbiano mai scritto. Sono in una fase nostalgica, in cui ripensano ai giorni gloriosi del rock’n’roll che li hanno fatti diventare matti.
34. Pearl Jam – Black
La band si è rifiutata di pubblicare “Black” come singolo nonostante le insistenze dell’etichetta discografica. Eddie Vedder all’epoca affermò che questa “canzone fragile verrebbe distrutta dal business. Non voglio esserne responsabile. Non penso che la band voglia esserne responsabile.” Meritano rispetto per questa decisione.
33. LCD Soundsystem – All I Want
Le uniche cose che James Murphy vuole sono “la tua pietà” e “le tue lacrime amare”. La quarta traccia dell’album del 2012 “This Is Happening” contiene una delle più grandi e assurde parti di basso della storia della musica.
32. The Verve – The Drugs Don’t Work
Si trattava di droghe ricreative, o di “drugs” intese come medicine? Non è mai stato chiaro, ma una cosa è certa: questa canzone sfiora un tedio triste e dolce che è l’esatto opposto dello spavaldo marchio di fabbrica dei Verve
31. Sharon Van Etten – We Are Fine
“Sto cercando di respirare, la testa tra le ginocchia / prendi la mia mando e stringila, dimmi che sto bene“, dice la Van Etten in una delle canzoni più lancinanti del suo afflitto album “Tramp”. “Sto bene” e “stiamo bene” viene ripetuto così tante volte durante la canzone, da diventare quasi un mantra per riuscire ad andare avanti.
30. Johnny Cash – Hurt
Anche se è una cover dei Nine Inch Nails, Johnny Cash ha portato un fragile pathos a questo pezzo. Era il suono di un uomo che aveva perso il suo vero amore, e stava guardando la morte in faccia. Un bellissimo e doloroso ascolto.
29. Neil Young – The Needle And The Damage Done
L’eroina dilagava nella scena californiana in cui Young viveva, e questa canzone, scritta per il chitarrista dei Crazy Horse Danny Whitten, è una crude e straziante osservazione sull’uso di droghe.
28. Perfume Genius – Rusty Chains
La musica di Perfume Genius (alias Mike Hadreas) è così triste che persino lui piange durante i suoi concerti, così come il resto del pubblico. Hadreas ha spiegato così il significato del pezzo: “È una canzone per un uomo la cui amata è morta. Lui chiede di essere il prossimo a morire, così da poter stare di nuovo insieme.”
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27. Portishead – Glory Box
Il pezzo, tratto dall’album di debutto della band “Dummy”, è una complicata e ambigua canzone d’amore. “Voglio soltanto essere una donna“, canta Beth Gibbons. È un intorpidito inno alla sconfitta, utilizzato da tanti altri musicisti e in molte colonne sonore. Un cult della tristezza, insomma.
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26. Joni Mitchell – A Case Of You
Chiunque abbia perso un amore, abbia ascoltato questa canzone e non sia scoppiato in lacrime, è uno psicopatico. L’idea centrale (“Potrei bere una cassa intera di te, caro / Resterei in piedi“) è adombrata dal primo verso: “poco prima che il nostro amore fosse perso, mi hai detto ‘sono costante come la stella polare”
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25. Nick Cave – People Ain’t No Good
https://youtube.com/watch?v=cUiEAVjmnTU
Il più triste inno misantropico di tutti i tempi. L’amore è svanito e Cave ce l’ha col mondo: “Non è che siano malvagi nei loro cuori, ti resterebbero fedeli se potessero / Ma queste sono solo stronzate, piccola, la gente non è buona“.
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